El Dorado

Il fondo oro nella ricerca contemporanea

A cura di Alessandra Mammì

Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Roma

21 ottobre 2023 - 21 gennaio 2024


Renata Boero – Paolo Canevari – Valerio D’Angelo – Gianni Dessì – Rä di Martino

Flavio Favelli – Sabina Mirri – Elisa Montessori – Luigi ontani – Alfredo Pirri

PAOLO CANEVARI, Monumenti della memoria, Golden Works, 2010, foglia d’oro su tavola, esemplari di diverse dimensioni

SABINA MIRRI, Anni di pongo, 1980 - 2023, materiali vari, scatola, foglie d’oro, condom, 27x19x5 cm

 

La figurazione a “fondo oro”, tecnica di cui si hanno tracce fin dall’epoca paleocristiana e bizantina, non ha mai smesso di attrarre gli artisti influenzando le loro pratiche e stimolando nuove interpretazioni fino a giungere alla contemporaneità. El Dorado offre una riflessione sulla persistenza di questa fascinazione attraverso i lavori, alcuni dei quali creati appositamente per l’occasione, di artisti tutti italiani, ma diversi per ricerca e generazione.

Il percorso espositivo non si limita a indagare in modo didascalico gli aspetti tecnici del “fondo oro” ma esplora la sua origine in un’ottica storica e teorica fino a evidenziarne i contenuti più mistici legati alla sua qualità di luce e astrazione e alla sua capacità di raggiungere una figurazione di spazio assoluto e atemporale.

Tecniche e temi diversi punteggiano il percorso: dal recupero del mosaico bizantino nelle opere di Luigi Ontani ed Elisa Montessori al confronto con il pensiero laico proposto da Alfredo Pirri nel suo omaggio ad Antonio Gramsci; dalle sperimentazioni basate sulla tradizionale stesura della foglia oro di Valerio D'Angelo al recupero di oggetti e simboli domestici che Flavio Favelli promuove a nuova vita; dai raggi di luce che spezzano il buio in Rä di Martino all’evocazione dell’iconostasi da parte di Sabina Mirri. E ancora: le predelle costruite con pergamene tinte in ‘oro d'Africa’ di Renata Boero, il giallo-oro di Gianni Dessì o le tavole monocrome dei muti Monumenti della memoria di Paolo Canevari che abbracciano nelle loro forme tanto Oriente che Occidente.

 

GIANNI DESSÌ, Detto e sentito, 2022, tecnica mista su tela, 70x100 cm

ALFREDO PIRRI, Compagni e angeli - Pensiero luminoso, 2023, acquerello e riproduzione, serie di 32 esemplari, 31x41 cad.

Valerio D’Angelo, Narciso N.1, 2021, oro ramato su tela, pellicola dicroica, 125x145 cm

RENATA BOERO, Fiori di karta (sequenze), 2014 tecnica mista, elementi naturali, carta artigianale, legno dipinto

Oro nero: 24x180x7 cm

Oro: 24x180x7 cm

Bosco #2: 40x180x7 cm

Bosco #1: 30 x180x7 cm

 

LUIGI ONTANI, Lapsus Lupus, 2015-2016, mosaico, realizzato con Sara Guberti, ø 165 cm

Due ulteriori tappe allargano la riflessione e l'esperienza della visita: un'icona del XVIII secolo che rappresenta il calendario dei Santi (Chetyi-Minei) e l'epilogo dell'Andreij Rublev, film capolavoro di Andrej Tarkovskij sulla vita e l'opera del più grande iconografo dell'arte russa.

L’allestimento si sviluppa oltre che nelle sale che ospitano la collezione anche negli spazi più intimi del Museo Pietro Canonica, raro esempio museale di casa d’artista situato nel verde di Villa Borghese dove le opere dialogano con gli ambienti della Fortezzuola, residenza e atelier dello scultore italiano dal 1927 fino alla sua scomparsa nel 1959.

«Mentre il titolo della mostra El Dorado rievoca una terra promessa, leggendaria e paradisiaca, ricca di tesori ed elementi esoterici, il “Fondo oro” del sottotitolo ci riporta alla storia dell’arte e a una tecnica pittorica che dal Medioevo ha caratterizzato per secoli la figurazione sacra. Il fondo oro, soprattutto nella tradizione delle icone orientali, si pone come soglia tra il visibile e l'invisibile. È l'irrompere della luce pura e sovrannaturale nel recinto dell’immagine, lo spazio senza limiti che rende possibile la presenza del divino trasformando la superficie dipinta da rappresentazione a manifestazione dello spirituale nell'arte» afferma la curatrice della mostra Alessandra Mammì.

SABINA MIRRI, Il visibile dell’invisibile, 2023, collage e matita su carta, serie di 12 esemplari, 21x30 cm cad.

 

ELISA MONTESSORI, Dalle Mille e una notte, Pantofole di Pari-Banù, 1997, mosaico in pasta vetrosa, esecuzione di Luciana Notturni, 91x55 cm

FLAVIO FAVELLI

I maestri serie oro, 2022, collage, 6 esemplari, 36x27 cm cad

Chantilly, 2022, materiali vari, collage di vassoi di plastica e cornici originali, dittico, 86x71 cm cad.

 

ELISA MONTESSORI, Dafne #2, pastelli su carta catramata, 101x30 cm

Il Centro Studi Roccantica, dopo aver prodotto la mostra La Vita Nova. L’amore in Dante nello sguardo di 10 artiste a cura di Alessandra Mammì (Museo Barracco – Roma, giugno-ottobre 2021), offre un nuovo progetto espositivo dedicato all’arte contemporanea interagendo ancora una volta con una sede del patrimonio museale romano.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da All’Insegna del Mare, con i contributi di Ileana Florescu, Federica Pirani, Alessandra Mammì, Carl Brandon Strehlke e Carla Scicchitano.

RÄ DI MARTINO, Senza titolo, dalla serie Darkroom, 2023, stampa ai nitrati d’argento, foglia oro, 3 esemplari, 24x17 cm cad.

Icona russa di Chetyi-Minei, calendario dei santi, XVIII sec., 45x55 cm

ANDREJ TARKOVSKIJ, Andrej Rublëv, 1966, Sequenza finale del film