La Vita Nova. L’amore in Dante nello sguardo di 10 artiste

A cura di Alessandra Mammì

Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Roma

9 giugno – 3 ottobre 2021


Micol Assael – Letizia Battaglia – Elisabetta Benassi – Patrizia Cavalli – Marta Dell’Angelo

Ra di martino – Giosetta Fioroni – Marzia Migliora – Sabina Mirri – Elisa Montessori

 

MARZIA MIGLIORA, dalla serie “Paradossi dell’abbondanza” Navdanya (9 semi) #40, #41, #42, 2021, disegno e collage, 123 x 93 cm

 

Questa mostra prende spunto dal celebre testo giovanile di Dante Alighieri, proponendosi di chiedere alle artiste un’opera ispirata ai temi della Vita Nova: la celebrazione dell’amore; l’apparizione e la santificazione della donna amata; il connubio amore e morte; l’elevazione spirituale e la ricerca di Dio attraverso l’amore terreno, ma anche la crudeltà dell’amore come appare nell’inquietante sogno di Dante che immagina Beatrice nell’atto di mangiare il suo cuore. Temi rielaborati attraverso quella ricerca visiva che, soprattutto le artiste dalla seconda metà del Novecento, hanno abbracciato a partire dalla propria esperienza personale. La novità del testo di Dante fu quella di porsi in forma autobiografica, in una sorta di diario che indaga il sentimento d’amore e lo distilla in un'opera letteraria dai forti elementi visivi. Il tema di questa mostra non è illustrativo. Vuole offrire un confronto ravvicinato fra la contemporanea sensibilità dell’artista e l'eternità di un testo che, resta un paradigma del discorso d'amore nella cultura d'Occidente.

 

RÄ DI MARTINO, Allunati n. 20 (“Dante e Beatrice”), 2021, stampa e pigmenti con foglia oro, dittico, 110 x 162 cm

MARTA DELL’ANGELO, Il Passaggio, 2021, olio su doppia tela sovrapposta, 193 x 245 cm

LETIZIA BATTAGLIA, Rielaborazione (Rosaria, Eleonora d’Aragona e Marta), 2010, fotografia, 100 x 66,5 cm

 

PATRIZIA CAVALLI, Ma quale amore?, 2021, 12 carte, acrilico, gouache, pennarello, inchiostro, 76 x 28 cm

SABINA MIRRI, La Vita Nuova, 2021, collage e pastello su carta, 160 x 140 cm

 

Scenario di questo avvincente percorso espositivo, è il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco. Splendida sede della prima metà del Cinquecento, che reca la firma dell’architetto Antonio da Sangallo il Giovane ed ospita la collezione Baracco, costituita da reperti di atemporale bellezza. Esempi di arte egizia, Sumera e Assira; scultura ellenistica; pittura a fresco romana, si intersecano con le opere delle artiste, creando uno spazio intimo e insieme corale, denso di suggestioni.

La mostra ideata e curata da Alessandra Mammì nasce come progetto speciale del Comitato Nazionale delle Celebrazioni Dantesche 2021 istituito dal MIC Ministero dei Beni Culturali, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il sostegno della Fondazione Donnaregina di Napoli.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da All’Insegna del Mare, la casa editrice fondata nel 2019 dal Centro Studi Roccantica assieme a Franco Cardini e Roberto Mancini. Corredato da un intervento storico-critico della curatrice Alessandra Mammì e da un testo firmato dall’italianista e professore all’ Università per Stranieri di Perugia, Floriana Calitti.

 

ELISA MONTESSORI, La voce di Beatrice, 2021, tecnica mista su carta, 170 x 20 cm, 200 x 15 cm, 180 x 15 cm

GIOSETTA FIORONI, Innamorarsi - Innamorati azzurri - Innamorati - L’Amour, 2020, acrilico su tela, 24 x 30 cm

ELISABETTA BENASSI, Beatrice, 2021, pennarello su libro, 13,3 x 19,8 cm

MICOL ASSAËL, Senza titolo, 2021, libro di disegni, 240 p., 45,5 x 22,5 cm